venerdì 18 aprile 2008

DIOARIO DI BORDO 19

A pochi giorni dalla messa in onda di Gomorra su RAI DUE, sono molto pensieroso.
Non è l’esito del programma che mi rende pensieroso, per sua natura il teatro in televisione non ha fortuna, sono convinto che tutto quello che verr,à va considerato con ottimismo. L’ottimo lavoro fatto dalla regista dell’edizione televisiva, Marisa Vesuviano, restituisce fedelmente le atmosfere dello spettacolo.
I miei pensieri girano proprio attorno all’accoglienza che potrà avere il mio lavoro: in più di un’occasione si è detto che Gomorra è uno spettacolo popolare, che piace più al pubblico che agli addetti ai lavori. E’ uno spettacolo che piace ad un certo tipo di critico teatrale, diciamolo, un po’ militante, o che perlomeno sia sensibile agli stimoli della società e on solo a quelli del teatro.
Fa eccezione di certo Masolino D’Amico, una delle firme più gloriose della critica teatrale, che ha avuto per Gomorra parole davvero generose.
Gli altri addetti ai lavori, registi, attori autori, vedono questo essere “popolare” dello spettacolo, il suo difetto maggiore. Eppure, voglio ancora ricordare che questo progetto ha avuto una gestazione molto lunga e così come il libro di Roberto, è partito piano per poi conseguire riguardevoli riconoscimenti.
Penso a tutte quelle persone (popolari?) che abbiamo incontrato girando con lo spettacolo, molte di loro, hanno voluto testimoniare l’affetto e la stima per noi, sia sul blog che sulle pagine di myspace che tutta la compagnia possiede. Penso a loro e a quanto ci hanno trasmesso, è così che il termine “popolare” assume per me un significato assolutamente positivo.
Ci attende il debutto in Germania il 12 giugno, e poi una tournee lunga che parte il 14 ottobre e, sono sicuro, non mancherà l’affetto dei vecchi amici e di quelli nuovi.
Mi permetto di parlare in questi termini perché per tutti noi, l’onestà intellettuale ed artistica è sempre stata un dovere, mi chiedo in quanti possano dire la stessa cosa.
E’ strano lo so, ma per alcuni l’anticamorra potrebbe essere una moda, come le scarpe con gli zatteroni!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo sia la camorra a passare di moda,non di certo l'anticamorra che dovrebbe radicalizzarsi in ogni paese civile!La tua elaborazione teatrale di Gomorra ha nulla di "compiacente" per la gente.E' come il libro,prende a pugni nello stomaco fino a strozzare gli applausi.I critici avveduti hanno gradito,gli altri non fanno testo.
artista1969

Anonimo ha detto...

...E poi ci sono le scenografie, la musica, il grande schermo su cui si scagliano immagini e numeri. I numeri di chi è morto per camorra. I numeri di chi sta morendo per la munnezza… Mi tornano in mente le parole di De Mattia dell’altra mattina, a proposito dell’enorme numero di soldati morti a Waterloo: dire un numero serve a poco, dovremmo provare a dare un volto a ciascuno di quei soldati.
Il teatro in qualche modo riesce a fare qualcosa del genere, riesce a rendere più pregnanti quei numeri, a dargli vita, consistenza , carne e sangue...

ancora complimenti, altrokè!
iol

Anonimo ha detto...

Vengo quì dal blog di Salvatore, attraverso il quale ho saputo giorni fa della messa in onda di Gomorra in tv. Non so se posso reputarmi una spettatrice popolare o meno. So che vengo quì, nel tuo blog, per farti i complimenti, a te come a tutti gli attori e tutti quelli che hanno lavorato a questo spettacolo. Ho visto l'altra sera su Rai2, fino alla fine, curiosa con la stessa curiosità con cui lessi il libro. E nello stesso modo in cui quelle pagine mi sono rimaste impresse dentro, parimenti m'è rimasto il fiato in gola guardando il tuo lavoro. Un saluto, ed un in bocca al lupo sincero per ogni tuo e vostro progetto ancora nel futuro.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Sig. Geraldi...
Mi è stato consigliato da un mio amico blogger, Artista1969, di copincollare il commento che lasciai nel suo blog... lui ha pubblicato un post che avvisava della messa in onda del suo spettacolo in TV... Sarò popolare?... oppure no... ma se riflette, poco importa... quando una cosa piace viene spontaneo il complimento... tantè che le rinnovo qui nel suo spazio i miei più sentiti complimenti... e un in bocca al lupo per i suoi prossimi successi... besos... Sonia

Commento 26/04/2008
Buon pomeriggio Artista... Ieri sera ho visto Gomorra... Ti scrivo le mie impressioni (ho preso pure appunti!)... Prima considerazione: mi è piaciuto... I messaggi di Roberto, il giornalista, sono chiari... non ci gira tanto intorno... Notevole la "prefazione teatrale", il discorso al pubblico di Roberto... una delle frasi che mi ha colpito: "A me non importa sapere chi è Dio, a me importa sapere da che parte sta!"... e poi il tutto inizia con questa frase: "Verità e potere non coincidono mai"... Mi piace Roberto come "raccoglie" quelle storie di malavitosi... Lui rappresenta la coscenza buona, che sembrerebbe facile da seguire ma che in realtà è impossibile da seguire quando si vive radicati in un ambiente malsano... Ho avuto difficoltà a capire l'esatto significato di discorsi in certi passaggi, soprattutto quando parla Pikachu, in dialetto stretto... però dai suoi gesti alla fine si capiva tutto... Pikachu, "il cafone", quello che si atteggia a Boss... frase che secondo me lo rappresenta: "Comandare è meglio che fottere... No... Uccidere è meglio che fottere!"... e impartisce le sue lezioni da delinquente a Manuele (KitKat... spero di ricordare i nomi esatti, me li sono scritti quando ad ogni stacco passavano i titoli che introducevano dialogo), il ragazzotto che sogna di diventare cantante... Quel ragazzo mi ha fatto una tenerezza incredibile... L'attore è stato bravissimo a fare il viso in certi casi divertito di fronte agli "show-cafoni" di Pikachu, e in certi casi impaurito quando questo lo prende a sberle, quando gli urla nelle orecchie... Secondo me l'attore che ha interpretato Pikachu è stato superlativo, praticamente io l'ho odiato... La storia di Don Pasquale, il sarto di Angelina Jolie... che solo lui sa che quell'abito è il suo: "il libro l'ho scritto io ma tutti lo attribuiscono ad altri"... Allucinante il discorso sul kalashnikov di quel pazzo esaltato... addirittura per lui sarebbe come un'opera d'arte da venerare... Tragica la "timeline" di sangue, 3700 morti... E il laureato alla bocconi con il master a Londra che cerca di dare lezioni di vita a Roberto... e Roberto contrabbatte parlando del figlio della sua amica nato senza un rene, Francesco... e inizia a parlare dei bimbi nati con malformazioni... Secondo me uno dei momenti più intensi... e l'altro dice: "Io con queste cose non c'entro nulla... intellettuale!"... E poi la morte del ragazzo, che non si vede... ma che viene raccontata dal pianto di Pikachu... che dire... anche i deliquenti più deliquenti piangono... anche se l'ambiente che ti sta intorno ti costringe a pensare che vivere e morire sono la stessa cosa... e che bisogna essere perfino orgogliosi se si muore ammazzati... anche se si tocca lo squallore più squallido... bisogna avere il coraggio di alzare la testa in qualsiasi momento... e gridare: "Vita e morte non sono la stessa cosa!"... Morale, bisogna parlare di camorra per poterla pienamente capire e finalmente liberarsi... parlare uguale libertà... Come ti dissi, io non ho letto il libro, ma secondo me la rappresentazione teatrale ne è sicuramente una degna rappresentazione (scusa il gioco di parole)... Gli attori sono stati tutti bravissimi... Scusa la mia logorrea, ma ti volevo solo dire quali erano per me le parti più salienti... Trascorri un bel fine settimana... besos... Sonia

P.S. Tenga presente che io sono di lingua madre spagnola e ho capito gli interi dialoghi, pur essendo recitati in parte in dialetto stretto... quando trovavo difficoltà di compresione c'erano le interpretazioni (espressione del viso, movimenti del corpo, toni di voce) degli attori che rendevano chiari i concetti... ancora complimenti... Sonia

Veronica ha detto...

E'stato bellissimo aver potuto assaporare ancora le emozioni di questo fantastico spettacolo!

Secondo me è stato un successo..

Complimenti!

Veronica

claudia ha detto...

ho letto nel post che sono previste una o piu' date in germania in giugno...
dove posso trovare piu' informazioni?

grazie

claudia ha detto...

12 giugno debutto in germania, si ma dove? quando si possono avere informazioni piu' dettagliate?

mariogelardi ha detto...

festival New Plays From Europe 2008 di Wiesbaden