domenica 24 febbraio 2008

DIARIO DI BORDO 18


In questi mesi di attesa, tra la fine di Gomorra e la ripresa dello spettacolo ad ottobre, ho avuto la fortuna di conoscere Marco Marchese.
Marco è un ragazzo di Palermo che a 11 anni è entrato in seminario. La storia di Marco, la sua vita, prende una particolare piega quando incontra un diacono di 25 anni che inizierà a molestarlo sessualmente.
La vita di Marco è dominata da questo avvenimento, le “molestie” durano per ben sei anni fino a portare il ragazzo a pensare di porre fine alla sua vita.
Marco ora è uno psicologo, ha fondato una sua associazione per chi come lui ha subito violenza e cerca la forza di raccontare.
Ho deciso di raccontare la sua storia, è qualche mese che lavoro su i suoi diari parlando per ore con lui.
Quando parlo di questo mio progetto, qualcuno mi dice che dopo la camorra mi metto di nuovo nei guai perché, nonostante il prete abbia ammesso la sua colpa e sia stato condannato, parlare di questi argomenti non mi renderà la vita facile.
In realtà più parlo con Marco e più trovo stimoli per continuare questo mio progetto, ammetto che l’incoraggiamento di Roberto (Saviano ovviamente) mi sprona almeno a provarci.
Ho capito che non è facile, sia perché la storia è complicata e delicata, sia perché il mio percorso di autore e regista trova ancora molte salite.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per il coraggio che hai di rompere il uro dell'omertà!